Incisa Valdarno
a chiesa attuale dei santi Cosma e Damiano si trova nel luogo dove, fino al 1309, c’era un monastero rilevato nel 1510 dai minori francescani nella funzione di ospizio. Papa Leone X lo elevò a convento nel 1516; la chiesa fu costruita tra il 1514 e il 1538. Nel 1592 venne dotata dell’imponente porticato per l’accoglienza dei pellegrini. Ampliata e rimaneggiata tra il 1700 e il 1723, venne aggiornata secondo il gusto tardobarocco con l’aggiunta di un bel coro con stalli scolpiti e una cantoria intagliata e dorata. All’interno un altare con la Madonna con Bambino, bassorilievo in terracotta policroma del ‘400 attribuito a Andrea di Lazzaro Cavalcanti, detto il Baggiano che a Firenze lavorò con il Brunelleschi. Nella navata dominano quattro altari tardocinquecenteschi; nel secondo, alla sinistra, c’è la tela del primo Seicento con la Madonna Assunta e i santi Francesco, Carlo Borromeo e Cosma e Damiano, titolari della chiesa. Ghirlande e stemmi sono presenti nelle vele del coro; nelle cappelle laterali vi sono numerose tele seicentesche raffiguranti santi. Sopra la porta d’ingresso vi è un grandioso organo del 1706 costruito sulla cassa di un precedente strumento.